Sono stato ospite della Scuola Secondaria di 1° Grado “S. Negro” dell’Istituto Comprensivo “A. Faedo” di Chiampo (VI), dove mercoledì 13 novembre ho avuto il piacere di incontrare un centinaio di studenti di terza media per discutere un tema cruciale: i rischi e i pericoli legati al mondo digitale. Nonostante qualche iniziale problema tecnico, l’attenzione e l’entusiasmo dei giovani partecipanti – rappresentanti della generazione “Alpha”, nata e cresciuta in un contesto completamente digitale – sono stati assolutamente travolgenti.

Il mio intervento, intitolato “Digital Tsunami”, riprendeva un format già presentato con successo a 500 studenti delle scuole superiori presso l’auditorium del Palazzo della Regione di Udine il 18 ottobre scorso. Ho guidato i ragazzi attraverso un viaggio che parte dalle promesse spesso illusorie legate all’avvento dei social media e degli smartphone, per analizzare gli effetti reali sulla società. Abbiamo discusso anche di un dato sorprendente: molti leader delle Big Tech non consentono ai propri figli di utilizzare dispositivi digitali, consapevoli dei loro effetti negativi.

Durante la conferenza, ho spiegato le origini delle dipendenze digitali, legate all’uso di meccanismi neurologici come la ricompensa variabile, ampiamente sfruttati da social media e videogiochi. Ho inoltre evidenziato come queste dipendenze influenzino le performance intellettive, supportando la spiegazione con ricerche scientifiche e dati delle prove INVALSI.

Dopo aver analizzato i cambiamenti degli ultimi 20 anni, ho affrontato i nuovi scenari legati all’intelligenza artificiale e alle profonde trasformazioni che già stiamo vivendo. Lo sguardo finale è stato rivolto al futuro, con il possibile impatto del metaverso, della realtà aumentata e virtuale, e delle strategie delle Big Tech, sempre più orientate a virtualizzare la nostra vita a scapito del benessere fisico e psicologico delle persone. Il messaggio conclusivo è stato chiaro: restare umani e non delegare ciecamente alla tecnologia digitale il controllo della nostra esistenza.

La locandina dell’evento

La risposta dei ragazzi è stata straordinaria: attenti, curiosi e profondamente coinvolti. Gli insegnanti, tra cui ringrazio di cuore Liliana Ruzzene e Danny Santagiuliana per il loro supporto, hanno confermato nei giorni successivi il forte impatto dell’incontro, riscontrando in classe una profonda comprensione dei messaggi trasmessi e una maggiore consapevolezza rispetto ai rischi dell’uso inconsapevole della tecnologia. Un’esperienza che spero possa rappresentare un piccolo ma significativo passo verso un uso più critico e consapevole del digitale.