Venerdì 17 ottobre ho avuto il privilegio di incontrare i docenti e i genitori della scuola parentale a indirizzo steineriano “Polaris” di Monselice (PD). Un’eccezionale partecipazione, con oltre settanta persone che hanno assistito per oltre tre ore al mio format “Le forze nascoste del digitale”, con numerose domande e considerazioni che hanno animato e reso intensa la serata. Come di consueto, si è parlato degli effetti di social media, smartphone e videogiochi sulla società e sull’individuo, della dipendenza dal digitale, del sexting e dell’avvento di intelligenza artificiale, robotica e metaverso. Il focus è stato sulle nuove generazioni, per preparare genitori e insegnanti al rapporto dei loro figli con il digitale. In apertura, la proiezione del filmato “WAKE UP” da me prodotto e disponibile sul mio canale YouTube (lo metto qui di seguito, dopo la galleria di foto).







Alcune immagini della splendida serata alla scuola Waldorf Polaris di Monselice (PD)
Il filmato introduttivo “WAKE UP”
L’obiettivo di questa pedagogia è quella di imparare ad apprendere dalla vita stessa e punta a formare individui liberi. Per far questo cerca di cogliere e portare alla luce le potenzialità di ciascun bambino rispettando i tempi della sua crescita fisica e interiore. Attraverso un approccio antropologico allo studio dell’uomo questa pedagogia riconosce nelle diverse tappe di sviluppo dell’essere umano, articolate in settenni, importanti trasformazioni a cui deve corrispondere una specifica didattica. Il bambino è aiutato a sviluppare in maniera armonica le attività delle mani, del cuore e della mente, per questo viene data pari rilevanza alle materie intellettuali, artistiche e manuali con la consapevolezza che “dita abili producono agilità di pensiero“. La giornata scolastica è organizzata secondo un ritmo in cui si alternano attività pratiche, didattiche, e creative. Esse partecipano di un ritmo più ampio come quello delle stagioni all’interno del quale sono valorizzate le festività dell’anno.
I bambini vengono incoraggiati a sviluppare le loro abilità, a trarne piacere e allo stesso tempo ad essere curiosi nell’osservare quelle dei compagni. In questo modo non viene innescata la competitività abituale all’ottenimento di un voto o di un giudizio ma si pone l’attenzione sui talenti e sulle debolezze stimolando attraverso la collaborazione un miglioramento individuale e una socialità propositiva. Grazie alla realizzazione delle potenzialità e alla valorizzazione di tutte le competenze e i talenti che contraddistinguono ogni studente, i ragazzi delle scuole Waldorf sono un chiaro esempio di crescita e sviluppo fisico-corporeo in armonia con gli elementi animico-spirituali. Questi ragazzi hanno una luce particolare, si guardano negli occhi, interagiscono, parlano e ascoltano, sono mentalmente attivi e, soprattutto, la loro attenzione non è preda di smartphone, social media e videogiochi.
Una curiosità: la pedagogia Waldorf fu elaborata nel 1919 dal filosofo austriaco Rudolf Steiner per i figli degli operai della fabbrica di sigarette Waldorf-Astoria di Stoccarda, ebbene, la scuola Waldorf “Polaris” sorge proprio in un ex tabacchificio di Monselice convertito in uno splendido campus scolastico.
Ringrazio l’organizzazione della scuola Polaris per il graditissimo invito, l’ascolto e la straordinaria accoglienza. Il mio nuovo libro “IDIOCRAZIA DIGITALE” è disponibile su Amazon o nel mio negozio online con spedizione gratuita.