Venerdì 24 gennaio ho avuto il piacere di inaugurare il 2025 con una conferenza presso l’auditorium del Centro Civico “C. Leoni” di Selvazzano Dentro, un evento molto sentito e partecipato, organizzato dal Comitato Genitori dell’Istituto Comprensivo Statale “Tomaso Albinoni” Selvazzano 1, alla presenza della Dirigente Scolastica dott.ssa Patrizia Trevisan e di altre circa cento persone curiose e interessate a conoscere meglio i meccanismi e i pericoli nascosti nel mondo digitale. Tra i partecipanti anche esperti ingegneri, insegnanti, genitori e ragazzi adolescenti.
È stato un momento intenso, in cui ho potuto approfondire temi cruciali legati all’impatto della tecnologia sulle nostre vite, specialmente su quelle dei più giovani, con un format tutto nuovo che ho allestito durante le festività natalizie. Ho raccontato come l’avvento di social media e smartphone abbia portato a un aumento progressivo di disturbi psicologici, in particolare tra i ragazzi, supportando il tutto con dati ufficiali. Ho parlato degli effetti dell’intermediazione digitale nelle relazioni umane, mostrando come queste dinamiche possano generare solitudine, apatia psichica, analfabetismo emotivo e perdita del senso critico. Fenomeni che si riflettono in realtà preoccupanti come il cyberbullismo, le sfide pericolose, le dirette live in situazioni rischiose e persino l’esposizione eccessiva del corpo o la prostituzione digitale.
Un altro aspetto che ho affrontato riguarda l’attention economy, spiegando come i social media siano progettati per catturare e mantenere la nostra attenzione sfruttando meccanismi neurologici noti da decenni, come quello della ricompensa variabile. Questi stratagemmi, utilizzati senza alcuna etica, si ritrovano anche nei videogiochi, nel gioco d’azzardo e in molte app, con conseguenze profonde non solo a livello psicologico ma anche fisico: dall’aumento della miopia alla sedentarietà, fino al peggioramento della qualità della vita e alla riduzione del quoziente intellettivo espresso.
Ho anche toccato il tema della responsabilità genitoriale, evidenziando come spesso, inconsapevolmente, siano proprio i genitori a favorire la dipendenza digitale nei figli, pubblicando foto sin dalla prima ecografia o utilizzando dispositivi digitali come babysitter. Infine, ho aperto una finestra sul futuro, parlando dell’intelligenza artificiale e delle sue potenzialità, ma anche dei suoi limiti rispetto alle capacità umane, e delle trasformazioni che l’imminente avvento delle interfacce BCI (Brain-Computer Interfaces) e del metaverso porterà nella società.

La locandina dell’evento
La serata si è conclusa con tante domande da parte del pubblico e numerosi attestati di apprezzamento per i temi trattati e il modo in cui sono stati affrontati. Voglio ringraziare di cuore gli organizzatori per il graditissimo invito e la calorosa accoglienza. Anche il territorio di Padova si conferma molto attento e sensibile a queste tematiche, oltre che attivo nel promuovere momenti di riflessione e consapevolezza.
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